Freeborg, il Futuro

Nella parte del Borgo dedicata al futuro prima di un programma di spettacoli vogliamo parlare di Luoghi. Si perchè il futuro che parte da oggi più che una visione è un luogo, o se si vuole una visione che ci è molto concreta, prossima, quasi tangibile, imminente e inevitabile se non vogliamo – per davvero – sparire. Scordiamoci quindi navi volanti, grandi progetti di innovazione. L’innovazione è dentro di noi. Nella memoria culturale che sprigionano i muri delle vecchie case e nella volontà di reagire – con quello che si ha e per quello che si è – per migliorare.
Per esempio l’oggetto più tecnologico si chiama: sedia. Il gesto più innovativo e rivoluzionario sarà questo: prendere una sedia e portarla di fuori, sulla strada. O se si vuole: riprendersi gli spazi. Da qui nascono i 5 Luoghi del Futuro, le cinque cifre del futuro per noi irrinunciabili.  

SABATO 1 SETTEMBRE E DOMENICA 2 SETTEMBRE
DALLE ORE 20 – PIAZZETTA IN FONDO A VIA CHIAVICA

Il futuro è un luogo verde
I LUOGHI DEL FUTURO #1: LA PIAZZA D’ERBA
Uno dei luoghi del futuro che vogliamo non poteva che essere un luogo verde, un luogo dove la natura si riprende spazi cittadini e convive senza soluzione di continuità con lo spazio antropomorfizzato.
La piazza d’erba è una piazzetta del borgo tranquilla, essenziale, completamente rivestita da un prato su cui crescono alberi. Visitatela, sdraiatevi sull’erba, bevete qualcosa di fresco se è caldo o più semplicemente chiudete gli occhi e prestate ascolto: per tutte le due sere un corno inglese, un’arpa, una viola, un violoncello si alterneranno – solisti – per riempire l’aria notturna di rare meravigliose note (le performance musicali sono previste dalle 21.30 alle 24.00 il sabato – dalle 21 alle 23.30 la domenica) 

SABATO 1 SETTEMBRE E DOMENICA 2 SETTEMBRE
DALLE ORE 20 NO STOP – PIAZZA PIRINELA

Il futuro è un luogo di socialità
I LUOGHI DEL FUTURO #2: LA PIAZZA DELLE SEDIE
Abbiamo detto che uno degli oggetti più tecnologici del nostro futuro si chiamerà: sedia. Abbiamo immaginato che il gesto più rivoluzionario sarà prendere una sedia e portarla fuori casa, sulla strada, sulle piazze dove devono riprendere ad accadere le cose. E così è nella piazza delle sedie. Solo sedie, tante sedie da riempire e… strani soggetti, o meglio assurde presenze che vi coinvolgeranno.

ON THE FLY THEATRE – la performance:
E’ già il futuro. A carnevale i bambini si vestono come antichi Maya e nei loro comunicatori personali la favola più cliccata è ‘Il 2012 e la fine del mondo’ edizioni Mayafuntells. La società sempre di più si concentra su se stessa. Guardiamo e riguardia- mo le nostre abitudini, le nostre manie su schermi sempre più grandi. Confusi tra la realtà vissuta e la sua rappresentazione, attendiamo un qualsiasi ‘annuncio finale!’ Mentre l’attesa consuma il nostro tempo e attenzione, la vita se ne frega e prosegue nella sua quotidianità più umana. Attraverso l’incontro delle persone, dei loro bisogni e delle loro passioni, disegna intrecci e figure che, invisibili ai più, sono la vera magia del mondo.

ASSOCIAZIONE CULTURALE DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE ON THE FLY THEATRE
In On The Fly Theatre si sono ritrovate persone, per caso anche attori, che amano guardare il mondo attraverso processi creativi basati sull’istinto. E che adorano l’intesa di gruppo. Ispirati dagli insegnamenti di Keith Johnstone, Alejandro Jodorowsky, Viola Spolin, Jaques Lecoq, Augusto Boal e dagli esperimenti in atto in tutto il mondo, On The Fly Theatre porta in Italia spettacoli teatrali, eventi formativi, atti poetici casuali. E se tutto questo sembra strano e complicato, potresti essere stupito da quello che tu stesso puoi fare con molta naturalezza e semplicità. Vienici a trovare ai nostri corsi al centro RM25, nei pressi del ponte di Tiberio, oppure su www.ontheflytheatre.com

SABATO 1 SETTEMBRE E DOMENICA 2 SETTEMBRE DALLE ORE 19.30 – BANCHINA DEL CANALE
 
Il futuro è un luogo riqualificato, tipico e al km 0
 I LUOGHI DEL FUTURO #3: LA RIVE GAUCHE DEI SAPORI Da Mundizeri a la Cuntreda de gòst
Il luogo del futuro è un luogo riqualificato, è la ripresa che la comunità fa degli spazi degradati, dimenticati, abbandonati. La Festa de Borg con orgoglio ospita e restituisce assieme all’Amministrazione Comunale uno degli angoli più suggestivi del borgo alla città: la banchina del canale. Proprio lì dove degrado e incuria hanno per anni “bloccato l’accesso” fiorisce per i due giorni della festa la Cuntreda De Gòst, profumi e sapori della nostra terra come un’anteprima di ciò che potrebbe divenire magari già nel prossimo futuro La Rive Gauche del borgo e della città. A cura della Strada dei Vini e dei sapori dei Colli di Rimini sarà possibile infatti immergersi in un percorso ricco di assaggi e degustazioni al “chilometro zero”: dai nostri vini doc alla mora romagnola, dai formaggi dell’entroterra ai dolci di una volta.

 

 

 

DOMENICA 2 SETTEMBRE DALLE ORE 20
BANCHINA DEL CANALE

 Scat Cat Presentano
 “WHEN YOU’RE SWINGING, SWIN SOME MORE”
… ma in fondo che cos’è il jazz?
 Per info: facebook / scat cat

 

 

 

SABATO 1 SETTEMBRE E DOMENICA 2 SETTEMBRE DALLE ORE 19.30 – CHIOSTRO DELLA CHIESA

Il futuro è un luogo a misura di bambino
I LUOGHI DEL FUTURO #4: PPP – punto-pappa-panno- lino e non solo
A cura del Centro per le Famiglie del Comune di Rimini per tutta la durata della festa saranno allestiti nel Chiostro della Chiesa di San Giuliano:
– Laboratori manuali dedicati a bambini e genitori, sul tema della Festa, per sperimentare, costruire e giocare insieme.
– un Punto Pappa & Pannolino, un luogo accogliente con tutto il necessario per poter allattare, preparare la pappa e cambiare i bebè.

SABATO 1 SETTEMBRE E DOMENICA 2 SETTEMBRE LUNGO VIA MARECCHIA

Il futuro è un luogo di arte, riciclo e sostenibilità
I LUOGHI DEL FUTURO #5: LE VELE SOSPESE DI VIA MARECCHIA Istallazione sostenibile di arte ambientale di Manolo Benvenuti
Il luogo del futuro è un luogo sostenibile. Dove il riciclo non sarà più un impegno, ma semplicemente cultura. Manolo interpreta questo luogo del futuro partendo dalla natura stessa dello spazio in cui opera: via Marecchia abitata un tempo dai pescatori e dai braccianti del mare tra reti da riparare e vele da rammendare. E così, con una imponente azione di recupero, oltre 70 vele da windsurf destinate al macero danno vita ad una istallazione d’arte ambientale sospesa e unica in un colorato volo sostenibile lungo la via.